En chemin vers la saintetè

A Padova nei giorni scorsi si è chiuso il processo diocesano per la causa di beatificazione della consorella MARIA BORGATO,  morta nel campo di concentramento femminile di Ravensbrück, poco lontano da Berlino. Faceva parte della catena di solidarietà del francescano padre Placido Cortese, anche lui arrestato e ucciso per aver cercato di mettere in pratica quanto insegna il Vangelo.

Alla presenza del Vescovo Mons. Claudio Cipolla ha prestato giuramento il postulatore della causa, Mons. Giuseppe Magrin, già assistente della Compagnia di Padova. Ora tutta la documentazione passa a Roma, in Vaticano.

Chiediamo a Maria Borgato che dal Cielo guardi le nostre Compagnie e le faccia fiorire di gesti di bontà e di altruismo, come ha fatto lei nel suo quotidiano.

Una consorella presente alla cerimonia così commenta:

“ … La figura di Maria è stata resa quasi palpabile dagli interventi delle autorità che via via hanno preso la parola. Ognuno ha sottolineato con sfumature diverse la straordinaria fortezza di questa donna semplice che con tanta umiltà e coraggio ha saputo testimoniare il suo appartenere a Dio e il suo amore verso i fratelli. In modo silenzioso e senza ostentazioni, Maria ha fatto della sua vita un dono fino in fondo. Lei ha vissuto sulla sua pelle la spogliazione e l’annientamento della propria dignità, senza temere la persecuzione e la morte, pur di salvare la vita degli altri.
Mentre i vari attori del processo apponevano le loro ultime firme ai verbali che poi venivano inseriti nelle relative scatole per essere trasportati a Roma, ho pensato a quante prove materiali e argomentazioni razionali siano necessarie per dimostrare la santità di una persona, quella santità che la storia locale le ha già riconosciuto da tempo e che nessun contenitore può accogliere in pienezza, perché essa è qualcosa che va oltre le nostre categorie e si innesta tra le pieghe più segrete del cuore umano.

Siamo grate a Dio e alla nostra sorella Maria per il dono della sua vita e della sua testimonianza.  Il suo esempio ci sia di aiuto nell’affrontare con amore e coraggio le prove che la vita di tutti i giorni ci presenta a livello ora personale ora sociale, sicure che Dio e la nostra madre Sant’ Angela non ci lasceranno sole”.

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