Papa Francesco in Madagascar

Condividiamo con gioia il racconto di una nostra consorella del Madagascar che ha partecipato ai momenti organizzati in occasione della visita di Papa Francesco nel suo 31esimo viaggio Apostolico.


6 – 10 SETTEMBRE 2019

Il Papa è stato accolto dai malgasci con gioia immensa e grande fervore. Alla celebrazione Eucaristica della domenica 8 settembre ad Antananarico c’era circa un milione di fedeli venuti da tutte le diocesi dell’isola.
È la seconda volta nella storia che il Santo Padre è venuto in Madagascar. Giovanni Paolo II ha fatto un viaggio apostolico, 30 anni fa, per la beatificazione di una laica Victoire RASOAMANARIVO.
Io ho avuto la grazia e la fortuna di vedere questi due Papi in questa nostra isola e ringrazio il Signore.

SEMINATORE DI PACE E DI SPERANZA è il tema per questa visita del Papa Francesco in Madagascar. Da quando, all’inizio di quest’anno, abbiamo saputo che il Santo Padre sarebbe venuto a visitarci, la Conferenza Episcopale Malgascia ha chiesto a tutti i fedeli cattolici di pregare tutti i giorni per preparare questa visita.

Il Papa ha incontrato tanti diversi gruppi di persone: le autorità, la società civile e il corpo diplomatico; i Vescovi; i Sacerdoti e le persone consacrate; i giovani e gli operai di AKAMASOA (Città dell’Amicizia).

In tutti i suoi discorsi e nella sua omelia, si vede e si sente che il Papa è un “Padre” per noi malgasci: ci conosce, conosce le nostre abitudini, la nostra vita quotidiana e quella della Chiesa, Conosce le nostre ricchezze, i nostri valori e le nostre povertà, i nostri limiti… I suoi messaggi e le sue osservazioni sono tutti un invito a costruire la Pace e la Speranza in ciascuno di noi, nelle nostre famiglie e nella nostra isola, ovunque noi ci troviamo. 

Il messaggio del Santo Padre è centrato su tre punti essenziali:

  1. La “Fihavanana” costituita da spirito di condivisione, di aiuto vicendevole e di solidarietà, è un valore fondamentale della nostra cultura malgascia, ed è scritta anche nella Costituzione della nostra Repubblica del Madagascar. “Include anche l’importanza dei legami familiari, dell’amicizia e della benevolenza tra gli uomini e verso la natura. Così si rivelano “l’anima” del vostro popolo e quei tratti peculiari che lo contraddistinguono, lo costituiscono e gli permettono di resistere con coraggio e abnegazione alle molteplici avversità e difficoltà che deve affrontare quotidianamente”. Più volte il Papa ci invita a vivere la fraternità che mette in valore la fihavanana favorendo uno sviluppo umano completo, affinché nessuno si senta escluso.
  2. Il rispetto della natura: “Laudato sii” per la bellezza e la ricchezza naturale del Madagascar nella sua biodiversità vegetale e animale. Il Papa ci invita a rispettare e a proteggere l’ambiente. Il nostro paese soffre per la deforestazione e i fuochi delle foreste, dello sfruttamento non controllato dei legni pregiati, delle esportazioni illegali che vanno a beneficio di una minoranza e che sono nocive allo sviluppo del paese e alla promozione dell’uomo e di tutto l’uomo. “ non può esserci un vero approccio ecologico né una concreta azione di tutela dell’ambiente senza una giustizia sociale che garantisca il diritto alla destinazione comune dei beni della terra alle generazioni attuali, ma anche a quelle future.”
  3. La lotta contro la corruzione: Il Papa ci incoraggia a lottare con forza e determinazione contro ogni forma endemica di corruzione, causa di ineguaglianza sociale e della povertà umana del paese. Per questo è necessaria una partecipazione attiva di ciascuno e di tutti nella vita della Chiesa e nella vita sociale. “. È dunque importante creare occupazioni e attività generatrici di reddito che siano rispettose dell’ambiente e aiutino le persone ad uscire dalla povertà.”

Vedere il Papa sempre sorridente e in ammirazione per tutta la gente venuta ad accoglierlo è stato un messaggio di speranza per noi. Ci dona una grande gioia e una grande forza per vivere la nostra fede. Ci incoraggia a vivere la “fihavanana” e ad amare i poveri.

  • Alle persone consacrate, il Papa chiede di restare sempre nel cuore del Signore e nel cuore della gente. E, nonostante le nostre miserie e le nostre debolezze, ci dobbiamo impegnare con tutte le nostre forze nella grande missione di annunciare il Vangelo.
  • Ai giovani, il Papa ha dato un forte messaggio di speranza: “Con Gesù, ci sono sempre nuovi orizzonti. Vuole trasformarci tutti e fare della nostra vita una missione. Ma ci chiede una cosa: ci chiede di non aver paura di sporcarci le mani”.

Con il Papa saremo seminatori della fede, della speranza e della pace, senza mai scoraggiarci nonostante le difficoltà e la fatica.

Ringrazio il Signore e con il Papa prego per il nostro paese “ per essere dei seminatori della fede, della pace e della speranza in questa terra. Che la luce della speranza non si spenga mai e che la Vergine Santa ci accompagni e ci protegga”

Voahangy