Incontro con le direttrici e/o responsabili di formazione in Sicilia

Ringrazio S. Angela Merici perché ancora oggi, attraverso l’impegno delle consigliere della Federazione, ma soprattutto la presenza, la disponibilità e la maternità dell’instancabile Presidente, continua ad incontrare, parlare, incoraggiare e pregare con le sorelle, madri e figlie dei cinque continenti.

Questa è stata la grande emozione vissuta da me e dalle altre direttrici, maestre di formazione, giovani in formazione e simpatizzanti della Sicilia e Calabria, riunite a Mascalucia (CT) presso i padri Passionisti, Santuario dell’Addolorata, nei giorni 14-15 Dicembre 2019.

Dopo il momento dei saluti e delle presentazioni siamo state suddivise in due gruppi di lavoro: le responsabili e le giovani. Le prime hanno riflettuto sull’ascolto: “Quale beneficio nelle relazioni interpersonali”. Le seconde hanno studiato il pellegrinaggio formativo di S. Angela.

In entrambi i gruppi abbiamo osservato la Compagnia paragonandola a degli alberi: albero del bello, dei problemi, degli obiettivi, dei cambiamenti. Dai pareri  espressi  abbiamo costatato che ogni  Compagnia possiede tante bellezze, ma anche delle difficoltà.

Per superare gli ostacoli è necessario esercitarsi e allenarsi come in una palestra ed avere sempre acceso il braciere dell’amore di Dio che riscalda ciascuna di noi e l’umanità.

Grazie di cuore alla presidente Valeria, alle consigliere Carla, Aurora, Enza che hanno saputo organizzare questo momento di formazione e verifica.

Liliana – Compagnia  di Agrigento


Perché questo incontro?

Lo aveva precisato la Presidente nella lettera di invito scritta alle Compagnie in Sicilia e al Nord Italia:

… Questa esigenza è nata per il bisogno che si ha di conoscerci maggiormente, di  condividere, ascoltarci confrontarci, pregare perché il nostro/vostro impegno di formazione all’interno della propria Compagnia di appartenenza si compia in fedeltà al carisma, in risposta alle esigenze  e alle sfide che oggi la realtà vocazionale e formativa ci pone.

Vi chiediamo disponibilità di cuore e di tempo per realizzare questo incontro, perché abbiamo constatato e accolto il bisogno di molte di voi di  puntare sulla formazione, di aiutarci per la formazione, di ascoltarci e sostenerci per avviare processi formativi e  di sentirci unite “in questa impresa”: quella di mostrare “la bellezza della sequela del Signore ed il valore del carisma in cui essa si compie”.

S. Natale 2019

«Il Signore, tuo Dio,
in mezzo a te è un salvatore potente.
Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia»
(Sof 3,17)

“Unite insieme” attorno al Bambino, per  essere disponibili al cambiamento, essere in grado di rialzarci e lasciarci istruire dalla vita, spogliarci dell’uomo vecchio, rivestirci dell’uomo nuovo.

Unite insieme” attorno al Bambino, per… sognare cose grandi, cercare orizzonti ampi, osare di più, per costruire qualcosa di migliore.

Unite insieme” attorno al Bambino, per coltivare relazioni profonde, testimoniare la bellezza della generosità, del servizio, del perdono, della fedeltà alla propria vocazione, della preghiera, dell’amicizia, della fraternità.

“Unite insieme” attorno al Bambino, per riconoscere l’opera di Dio tanto nella propria esperienza quotidiana quanto nelle vicende della storia….. (da Christus vivit)

Buon Natale!

Valeria Broll – presidente

La Presidente e la vice incontrano le sorelle in Etiopia

La testimonianza di Madre Abrehet, orsolina e superiora locale in Etiopia

 

“Lodate il Signore:

è bello cantare al nostro Dio,

dolce è lodarlo come a Lui conviene”.

(Sal147, 1)

 


Il 6 novembre 2019 sono arrivate dall’Italia in Ethiopia Valeria Broll, nuova presidente della Compagnia di Sant’Orsola Istituto Secolare di Sant’Angela  Merici, insieme all’ex presidente Maria Rosa Razza.

Le abbiamo accolte con gioia  e fraternità ad Addis Abeba-Bole nella comunità “Regina Pacis”, sede della nostra Delegazione.

Nei giorni seguenti il gruppo delle Angeline  si è riunito con le sue responsabili nella sala della nostra casa di delegazione. Con loro ha potuto partecipare anche Freweini, una giovane Angelina dell’Eritrea, arrivata da Asmara e che in questi giorni è qui con noi  per motivi di salute.

Secondo il gruppo, sono stati giorni molto belli di crescita e hanno trovato valido aiuto per vivere Ia loro Consacrazione con fedeltà e profondità in mezzo ai fratelli nel mondo.

Tra il gruppo c’era Tiblez Kahsay, una sorella che si preparava alla sua consacrazione a Dio.

Il giorno 9 novembre 2019 alle ore 10.00 nella cappella della delegazione si è svolto il rito della Consacrazione a vita di Tiblez Kahsay, durante la celebrazione eucaristica presieduta da Abba Bazezew, Superiore dei Padri Cistercensi.

Erano presenti le Angeline e un buon numero di Orsoline delle comunità di Bole, Gerji e Shola  che hanno animato la Liturgia con i canti.

Nella omelia il celebrante ha parlato in modo molto profondo e pratico della vita consacrata, e in particolare  dei tre voti. Tra l’altro ha detto:

«Dio ha scelto ciascuno di noi per pura gratuità, senza nessun nostro merito. Se la nostra vita non è fondata sulla salda roccia che è Cristo, chi ce la fa fare stare in convento, pronunciare i tre voti, se non c’è la vita? Che valgono il mio studio, il mio diploma, la mia laurea, se non vivo una profonda unione con Cristo? Siamo chiamati per essere santi e santificare gli altri con intensa preghiera e testimonianza di vita».

Dopo la predica Tiblez ha pronunciato il suo “Sì” a vita, a Dio, e ha posto la sua firma sull’altare.

Alla fine della Messa, ci sono state le foto  insieme al celebrante e in seguito il pranzo per tutte le partecipanti, nella semplicità e fraternità dell’Orsolina di M.V.I. di Gandino.

Le  Angeline sono state molto contente, hanno ringraziato l’Istituto per l’alloggio e per l’accoglienza.

Ci hanno ripetuto: :”Essere accolte da voi, ci fa sentire a “casa”. Ci sentiamo sorelle nella sequela dell’unico carisma della comune Madre Sant’Angela, nella diversità e complementarietà della forma di vita”.

Maria la donna del “Sì” ci aiuti ad essere veramente persone di Dio.

Suor Abrehet Kahsay

Etiopia: il gruppo delle Orsoline secolari

Il gruppo della Compagnia nasce in Etiopia nel settembre 1985, per interessamento di Padre Stefano Kidane, Superiore dei Monaci Cistercensi a Mendida.

Padre Stefano era appena tornato dall’Italia per un convegno del proprio Istituto e alla Certosa di Pavia aveva conosciuto una figlia di Sant’Angela che lì prestava servizio: la sig. Santina Fiorani della Compagnia di Pavia.

Da Santina Padre Stefano riceve la Regola di Sant’Angela Merici che porterà in Etiopia e, in seguito, anche in Eritrea.

Arrivato a Mendida ha voluto subito incontrare Maddalena Zergaw per comunicare che, secondo lui, la Regola era proprio adatta al suo caso e che sarebbe stato contento se Maddalena avesse fatto parte della Compagnia.

Maddalena, dopo aver parlato a lungo con lui, si rassicurava sempre di più che la strada di Sant’Angela sarebbe stata la sua. È stata la prima figlia di Sant’Angela secolare africana.

Si è tradotto ben presto la Regola di Sant’Angela in amarico, la lingua dell’Etiopia. È stata stampata ed è stata distribuita ad alcune persone già desiderose di intraprendere questa strada.

Il gruppo, nato con Maddalena a Mendida, è stato seguito dalla Federazione delle Compagnie di sant’Orsola, Istituto secolare di Sant’Angela Merici. Negli anni si sono avvicinate parecchie donne (fino ad una decina) la maggior parte di Addis Abeba. Purtroppo la lontananza fra loro e una certa carenza nell’organizzazione degli incontri e della formazione, qualche lutto precoce… non ha permesso al gruppo di crescere e rinnovarsi.

Tuttavia, soprattutto la grande spiritualità di Maddalena, pur con una salute da sempre precaria, il desiderio di Hanna di fare, la buona volontà delle altre partecipanti, le visite e i vari incontri di formazione ripetuti negli anni con le presidenti che si sono succedute (Moser, Dalmasso, Razza, Broll) e alcune consigliere della Federazione… si è riusciti a mantenere il gruppo. Anzi proprio quest’anno (novembre 2019) si è accolta una consacrazione a vita. Attualmente le sorelle sono 6.

Occorre dire che è un miracolo del Signore se questo gruppo persiste, nonostante la povertà di risorse e di persone. Lui lo vuole e Sant’Angela accompagna.

Un grazie particolare va ai Padri Cistercensi che, nei loro superiori, da sempre hanno seguito e accompagnato il gruppo; alle Suore della Provvidenza (Mons. F. Torta) Mendida-Debre Berhan (che ospitavano le italiane nelle loro visite a Mendida); ma soprattutto alle Suore Orsoline di Gandino. Queste ultime fin dall’inizio hanno ospitato e accolto le responsabili della Federazione ad Addis Abeba come care sorelle, con affetto grande e condivisione piena.

Abbiamo una Madre comune, Sant’Angela, e l’unità è la nostra forza e la nostra speranza, anche per il futuro delle orsoline secolari in Etiopia.

Crediamo nella promessa di Sant’Angela: “La Compagnia durerà fin che il mondo durerà!”.

Compleanno di Compagnia 2019

25 novembre 1535 – 25 novembre 2019

È diventata una felice consuetudine ritrovarci a Brescia a festeggiare il “Compleanno di Compagnia”! Ai piedi della Madre e Fondatrice Sant’Angela Merici, ci siamo ritrovate in un bel gruppo di Figlie e Sorelle mosse dal desiderio di ringraziare lo Spirito Santo che ha “ispirato nel cuore della nostra Santa Madre questa nuova mirabile forma di vita”.

Non è stato solo un  “rendez-vous” sentimentale, pur ricco della gioia dell’incontro, ma una occasione particolare per riflettere sul nostro essere donne che “oggi” hanno risposto a una particolare vocazione. A questa particolare chiamata, dono di Dio,  hanno risposto  scegliendo di rimanere nel mondo a “servizio di Sua Divina maestà”.

Il mondo: “In questo passaggio d’epoca, quale soggettività femminile?” …a dire che ci interessa soprattutto ciò che riguarda la donna, e la donna giovane, adolescente…

Suor Eliana, religiosa Canossiana, ci ha guidate nella “scoperta” e nella comprensione di questi cambiamenti al femminile, con una relazione ricca di stimoli e di sollecitazioni per approfondire, per interrogarci…

Nel pomeriggio un altro particolare tempo di condivisione: alcune tra le più giovani, hanno scritto una lettera a Sant’Angela esponendo le gioie, i timore, gli entusiasmi, le difficoltà che ciascuna conserva nel cuore e confida oggi alla Madre.

… E non da ultimo…una coinvolgente “rappresentazione” che ha voluto mettere in scena, in modo visivo, semplicemente, la storia delle prime Figlie che, in quel 25 novembre 1535, hanno apposto la loro firma sul quaderno: con quella firma hanno legato per sempre a Dio loro vita e hanno aperto a noi una nuova strada.

 

La maternità spirituale

Piacenza, 23 novembre 2019

Questo disegno, uscito l’ultimo giorno degli Esercizi spirituali comunitari con semplicità sorridente e senza pretesa alcuna, anzi con consapevole quanto audace incompetenza, vorrebbe rappresentare l’attualità del carisma di S. Angela Merici focalizzata nella consegna alla storia della sua Maternità spirituale.

La visione profetica della scala e le illuminazioni divine da lei ricevute diventano il movimento luminoso da cui parte il cerchio del suo ministero di dedizione e consolazione ai poveri e il formarsi carismatico della prima Compagnia di Sorelle.

Questa è la fonte viva, il “pozzo” di quell’acqua viva, di quel fuoco carismatico che poi lancia “la scala” nel tempo, di secolo in secolo, nella continuità storica di una consegna materna che attraverso la Compagnia si irradia nel futuro, dalle onde del lago di Garda, (sorelle che nuotano…), dai cieli luminosi di Brescia… A questa Fonte come alla terra madre, si torna e si riparte nei viaggi della laicità consacrata, genesi sempre eucaristica del crescere silenzioso del Regno che dona luce alla notte, significato al dolore, speranza creativa attraverso i vostri cuori di madri in ascolto dei cuori delle persone e delle situazioni d’oggi.

Con un abbraccio amico dal Carmelo… sr Prisca Maria

Nuovo giornalino

Il nuovo giornalino “Nello stesso carisma… con responsabilità” ci presenta gli atti del Convegno estivo a Mascalucia (CT) dal titolo:

“CHIAMATE PER FEDE CON UNA VOCAZIONE SANTA”

“Ci impegniamo, partecipanti al convegno di persona o in spirito, a rivivere questo dono, a condividerlo, a sperimentare la sinodalità nei nostri gruppi e nelle nostre compagnie, ben sapendo che si tratta di conoscere e riconoscere che cosa comporta una tal elezione, e che nuova e stupenda dignità essa sia.

Sant’Angela, fedele amica, ci accompagni a riscoprire questa vocazione per la quale ringraziamo infinitamente.”

Buona lettura! E non solo …

“Compleanno” di Compagnia a Brescia

Anche quest’anno le Compagnie federate, insieme alla Compagnia di Brescia, ricorderanno la nascita della Compagnia incontrandosi a Brescia nel pomeriggio di sabato 23 al pranzo di domenica 24 novembre.

Vi attendiamo numerose!

In allegato trovate il dèpliant con il programma dei due giorni.

 

 

Mons. Zito è tornato alla casa del Padre

Oggi, 8 ottobre, il vice assistente del Consiglio della Federazione, Mons Gaetano Zito, è tornato alla casa del Padre. Lo accompagniamo con la nostra preghiera e il nostro grazie per quanto ha fatto per noi.


“Il Signore ha dato, il Signore ha tolto ; come piacque al Signore così è avvenuto…”.

Ricordatelo pure come volete… come un “grande uomo di cultura”, un” insigne studioso”, un intellettuale di solidissima cultura, un “eccellente storico” e forse a lui neanche dispiacerà, perché era tutto questo e anche di più. Ma per me è stato sempre e solo un vero padre, un angelo che nostro Signore, nella sua infinita misericordia, ha messo nel cammino della mia vita. No… sono certa che davanti al Signore non valgono tutti i bei titoli che noi uomini ci gloriamo tanto di possedere! Perché alla fine tutto passa… Vero? Resta l’amore! L’amore e la passione con cui si vive. La grande e vasta cultura che gli si attribuisce, in lui non restava qualcosa di meramente intellettuale o qualcosa di astratto, ma con mirabile intelligenza riusciva ad attuarla nei gesti quotidiani. Il grande sapere che possedeva serviva solo per dimostrare la concretezza delle realtà Celesti. Il tutto decorato con un grande senso dell’umorismo e grande carità. Per me sarà sempre un grande uomo di Dio. Un sacerdote santo. Un semplice padre. Un angelo discreto…

Una sorella catanese


“Caro don Gaetano, ci hai lasciato, portato via da una malattia implacabile in poco tempo. La tua bella e cara presenza ci dava serenità, la tua preparazione ci dava sicurezza, la tua semplicità ci dava confidenza. Ci avevi rasserenato con la tua presenza al Convegno di Luglio scorso, specie in quella bella giornata da te organizzata, facendoci sperare in una ripresa, ma non è stato così! La lontananza geografica non ci ha resi consapevoli di ciò che stava per accadere tanto velocemente. E ieri sera la notizia! Grazie a te e preghiere al Signore per te”.

+ Adriano Tessarollo – Assistente del Consiglio della Federazione


 

Papa Francesco in Madagascar

Condividiamo con gioia il racconto di una nostra consorella del Madagascar che ha partecipato ai momenti organizzati in occasione della visita di Papa Francesco nel suo 31esimo viaggio Apostolico.


6 – 10 SETTEMBRE 2019

Il Papa è stato accolto dai malgasci con gioia immensa e grande fervore. Alla celebrazione Eucaristica della domenica 8 settembre ad Antananarico c’era circa un milione di fedeli venuti da tutte le diocesi dell’isola.
È la seconda volta nella storia che il Santo Padre è venuto in Madagascar. Giovanni Paolo II ha fatto un viaggio apostolico, 30 anni fa, per la beatificazione di una laica Victoire RASOAMANARIVO.
Io ho avuto la grazia e la fortuna di vedere questi due Papi in questa nostra isola e ringrazio il Signore.

SEMINATORE DI PACE E DI SPERANZA è il tema per questa visita del Papa Francesco in Madagascar. Da quando, all’inizio di quest’anno, abbiamo saputo che il Santo Padre sarebbe venuto a visitarci, la Conferenza Episcopale Malgascia ha chiesto a tutti i fedeli cattolici di pregare tutti i giorni per preparare questa visita.

Il Papa ha incontrato tanti diversi gruppi di persone: le autorità, la società civile e il corpo diplomatico; i Vescovi; i Sacerdoti e le persone consacrate; i giovani e gli operai di AKAMASOA (Città dell’Amicizia).

In tutti i suoi discorsi e nella sua omelia, si vede e si sente che il Papa è un “Padre” per noi malgasci: ci conosce, conosce le nostre abitudini, la nostra vita quotidiana e quella della Chiesa, Conosce le nostre ricchezze, i nostri valori e le nostre povertà, i nostri limiti… I suoi messaggi e le sue osservazioni sono tutti un invito a costruire la Pace e la Speranza in ciascuno di noi, nelle nostre famiglie e nella nostra isola, ovunque noi ci troviamo. 

Il messaggio del Santo Padre è centrato su tre punti essenziali:

  1. La “Fihavanana” costituita da spirito di condivisione, di aiuto vicendevole e di solidarietà, è un valore fondamentale della nostra cultura malgascia, ed è scritta anche nella Costituzione della nostra Repubblica del Madagascar. “Include anche l’importanza dei legami familiari, dell’amicizia e della benevolenza tra gli uomini e verso la natura. Così si rivelano “l’anima” del vostro popolo e quei tratti peculiari che lo contraddistinguono, lo costituiscono e gli permettono di resistere con coraggio e abnegazione alle molteplici avversità e difficoltà che deve affrontare quotidianamente”. Più volte il Papa ci invita a vivere la fraternità che mette in valore la fihavanana favorendo uno sviluppo umano completo, affinché nessuno si senta escluso.
  2. Il rispetto della natura: “Laudato sii” per la bellezza e la ricchezza naturale del Madagascar nella sua biodiversità vegetale e animale. Il Papa ci invita a rispettare e a proteggere l’ambiente. Il nostro paese soffre per la deforestazione e i fuochi delle foreste, dello sfruttamento non controllato dei legni pregiati, delle esportazioni illegali che vanno a beneficio di una minoranza e che sono nocive allo sviluppo del paese e alla promozione dell’uomo e di tutto l’uomo. “ non può esserci un vero approccio ecologico né una concreta azione di tutela dell’ambiente senza una giustizia sociale che garantisca il diritto alla destinazione comune dei beni della terra alle generazioni attuali, ma anche a quelle future.”
  3. La lotta contro la corruzione: Il Papa ci incoraggia a lottare con forza e determinazione contro ogni forma endemica di corruzione, causa di ineguaglianza sociale e della povertà umana del paese. Per questo è necessaria una partecipazione attiva di ciascuno e di tutti nella vita della Chiesa e nella vita sociale. “. È dunque importante creare occupazioni e attività generatrici di reddito che siano rispettose dell’ambiente e aiutino le persone ad uscire dalla povertà.”

Vedere il Papa sempre sorridente e in ammirazione per tutta la gente venuta ad accoglierlo è stato un messaggio di speranza per noi. Ci dona una grande gioia e una grande forza per vivere la nostra fede. Ci incoraggia a vivere la “fihavanana” e ad amare i poveri.

  • Alle persone consacrate, il Papa chiede di restare sempre nel cuore del Signore e nel cuore della gente. E, nonostante le nostre miserie e le nostre debolezze, ci dobbiamo impegnare con tutte le nostre forze nella grande missione di annunciare il Vangelo.
  • Ai giovani, il Papa ha dato un forte messaggio di speranza: “Con Gesù, ci sono sempre nuovi orizzonti. Vuole trasformarci tutti e fare della nostra vita una missione. Ma ci chiede una cosa: ci chiede di non aver paura di sporcarci le mani”.

Con il Papa saremo seminatori della fede, della speranza e della pace, senza mai scoraggiarci nonostante le difficoltà e la fatica.

Ringrazio il Signore e con il Papa prego per il nostro paese “ per essere dei seminatori della fede, della pace e della speranza in questa terra. Che la luce della speranza non si spenga mai e che la Vergine Santa ci accompagni e ci protegga”

Voahangy